Elenchi e to-do list, funzionano davvero?
Mi piacciono le liste.
Per la spesa, per elencare le nuove idee, per le cose che voglio fare o imparare.
Da anni utilizzo to-do list, e prima ancora cartelline piene di fogli che rappresentavano una pratica da svolgere o un'attività da terminare.
Spesso la cartellina si gonfiava a dismisura fino a smettere di dare importanza a qualche scadenza o attività.
Una to-do list per funzionare non deve essere solo un elenco. Nella mia esperienza di procrastinatore ho imparato che deve incorporare due requisiti:
→ Deve essere breve
Una to-do list dovrebbe essere concisa e concentrarsi su un numero limitato di compiti essenziali. Una lista troppo lunga diventa scoraggiante e difficile da gestire portandoti a una sensazione di inefficienza.
→ Deve stabilire le priorità
Non tutti i punti sulla lista hanno lo stesso grado di importanza o urgenza. Stabilisci la priorità dei compiti elencati, meglio se c'è orario e scadenza.
Se hai problemi a portare a termine i tuoi compiti un'utile stratagemma è proprio questo: poche cose in ordine di importanza.
Se non c'è nella lista, non è importante.
Un'app che mi piace molto e che uso nella versione premium è Teux Deux, la cosa più simile ad un planner cartaceo che io conosca, ma in versione digitale e con qualche funzionalità in più.